PG: Neima
legenda:
narrato
parlato
pensato
parlato Sorhan
Dopo giorni di interminabili lezioni con la maestra Hisha, finalmente avevo un giorno di riposo.
Ero sempre stata una dormigliona e quel giorno per me era una pacchia. Il sole si era alzato da parecchio e io ero ancora nel letto, a crogiolarmi. Nonostante avessi voglia di rimanere ancora lì, il sole mi batteva contro il viso e non riuscivo più a dormire. La luce penetrava insistente dalla finestra e come spilli, si infilava sotto la mia pelle, illuminando completamento il mio viso.
Con stizza mi alzai.
Era da tanto che non sentivo le membra riposate, Hisha era proprio una brava maestra ma era anche tanto dura. Nell'Accademia tutti parlavano male di lei, come se fosse un mostro, ma non era stata così dura come tutti dicevano. Forse aveva commiserazione di me o forse negli anni si era addolcita.
Hisha era proprio diversa dalle dicerie che si facevano in Accademia. Io, in fondo, l'ammiravo. Era forte come io avevo sempre desiderato ed era grintosa.
Ben presto non trovai nulla da fare e la noia mi prese di colpo, come una fiera nel bosco che ti assale quando meno te lo aspetti.
Sbuffai per la noia, passeggiando per i corridori deserti. Come mai io ero l'unica in pausa?
Se avessi trovato qualcuno, forse la noia si sarebbe diradata. Però io conoscevo solo due ragazzi... Barod e Sorhan. Sbuffai di nuovo, andando alla loro ricerca, quando incontrai Sorhan.
Ciao! Da quanto tempo? Dopo la guerra non ci siamo più viste, ero preoccupata... Come va?, parlai velocemente. Era vero. Dopo la guerra temevo di non trovarla più, ed ora eccola qui.
La guerra mi aveva completamente cambiata.