Classe A [I], Volare

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scoiattolinaTheBoss
view post Posted on 6/5/2013, 11:01




PG: LAYLA HAVERNOONTH, Cavaliere di Draghi.

-Allora Yarell, abbiamo fatto una bella cavalcata stamattina. Preparati perché oggi pomeriggio avremo un allenamento speciale. Conoscerai Masamune, la dragonessa di Zack. Te lo ricordi Zack vero?

Il mio Drago d'Argento sbuffò come affermazione.

-Ottimo. Masamune l'avrai di certo vista in giro. E' un Drago Verde. - Yarell ruggì infastidito. -Si, lo so che non ti piacciono i verdi, gli dei solo sanno quante volte ti sei azzuffato con quel matto di Oarf. Purtroppo però Zack e Masamune sono rimasti senza un Maestro e noi siamo gli unici che possono farlo. Oggi gli faremo vedere come si vola e, anche se vorrai con tutto il cuore seminarli, non lo possiamo fare. Dovremo stare al loro fianco e guidarli in modo da insegnargli come si sta in volo. E tu sei un maestro del volo perciò non avrai difficoltà ad insegnare a Masamune la posizione ideale o come prendere una corrente ascensionale.

Gli carezzai il muso tranquillizzandolo e lui fece quasi le fusa come un gatto. Draghi.

Gli lasciai la colazione a portata di fauci e andai al mio primo dovere della mattina, Dakan. Prima avevo lui da addestrare.
A pranzo tornai nelle cucine volenterosa di aiutare ma mi spedirono a farmi una doccia più approfondita. La doccia era una tortura, il mio corpo si rilassava e i pensieri scivolavano nella mia mente come un fiume portandomi ingrati ricordi di guerra.

Dopo la doccia andai a mangiare. Inghiottii in fretta una buonissima minestra piena di pezzetti di pollo ed erbe aromatiche.

Dopo pranzo mi recai alle stalle facendomi portare sia la mia sella per Yarell sia quella per Masamune. Il Drago Verde non si trovava nello stesso edificio del mio Drago d'Argento perciò attesi Zack fuori dall'edificio della sua dragonessa.
Mi sedetti sulla cassa che conteneva la sella standard per i draghi.
"Dovrò portarlo a farsi fare una bella sella per Masamune, anzi due. Una per il viaggio e una per la battaglia."
 
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drevan
view post Posted on 7/5/2013, 02:20




PG Zack

narrato
- parlato -
"scritto"
pensato
- parlato da altri -


Mi svegliai di soprassalto, gocce di sudore freddo mi segnavano la fronte e la pelle del petto. Mi misi a sedere sul bordo del letto, dalla finestra si potevano ancora vedere le stelle ma un bagliore giallastro stava salendo sulla linea dell'orizzonte segno che ormai l'alba si stava avvicinando. Cercai di fare un paio di respiri profondi per calmare i nervi. Sentii una fitta alla spalla destra e dovetti serrare i denti per un attimo, portai la mano verso la spalla per controllare la fasciatura, ma a prima vista era tutto a posto. La ferita si stava rimarginando, anche se senza l'assistenza dei maghi ci voleva molto più tempo del solito. Ormai stavo cominciando a conviverci, da più di un mese la guerra era finita e l'esercito dell'Accademia era ritornato a Makrat, e tutti faticavano a riprendere la vecchia vita, ma in fondo questa era la guerra, solo che non tutti se ne rendevano conto.

Afferrai una camicia di cotone che era buttata sul fondo del letto e la infilai sapendo che non sarei riuscito a riaddormentarmi. Mi alzai dal letto, mi infilai i soliti pantaloni scuri e con qualche difficoltà indossai anche il giacco di maglia che portavo sempre addosso anche se non avevo allenamenti in programma. Infilai sopra a tutto una casacca dello stesso colore dei pantaloni e mi allacciai alla vita il cinturone con i foderi delle armi. Feci qualche passo verso un armadio dall'aspetto logoro e aprii le ante svelando una pila di vestiti piegati, i pezzi di una corazza in cuoio e una lunga serie di armi di vario genere. Presi dei pugnali da lancio e li infilai negli appositamente creati, prima di infilare l'aultimo pugnale al suo posto passai un dito sul filo della lama per controllare che non fosse rovinato da qualche ammaccatura o da qualche segno di ruggine. Una volta soddisfatto del risultato infilai nella piccola fessura all'interno della cintura. Passai la mano sulle protezioni per gli avambracci in cuoio, prima di soppesarle in mano e allacciarle poco sopra il polso. Quasi meccanicamente andai a cercare l'elsa delle mie vere compagne di battaglia. Presi la prima spada, una lama corta e abbastanza larga con il filo su un solo lato e una guardia ridotta a forma di ali a membrana, l'elsa aveva la forma di una testa di drago. Ruotai la spada per un paio di volte nella mano prima di infilarla nel fodero agganciato alla cintura all'altezza della schiena. Passai all'arma successiva, una spada corta, la lama leggermente piu lunga della precedente di una sfumatura di grigio molto vicino al bianco, col filo su entrambi i lati e una guardia ampia e un elsa foderata in pelle nera. Dopo averla soppesata nella mano la rimisi nel fodero, al mio fianco sinistro. Passai poi all'ultima delle armi che portavo sempre con me, una spada lunga dritta con una lama a doppio filo di una sfumatura bianco-argento, la guardia elaborata simile a due artigli con al centro una figura simile a un teschio stilizzato, un elsa foderata di pelle nera e un pomolo squadrato. Era da anni che utilizzavo quell'arma e avevo riposto in quel pezzo d'acciaio tutto ciò che poteva salvarmi la vita. Feci ruotare un paio di volte la lama ascoltando il sibilo della lama che fendeva l'aria, mi fermai in guardia come a minacciare un ipotetico avversario davanti a me, ogni muscolo era teso e all'erta, mi rilassai e rinfoderai l'arma sul fianco sinistro.

Uscii dalla mia stanza richiudendo la porta alle mie spalle e mi mossi meccanicamente verso l'atrio d'ingresso dell'accademia. L'enorme edificio era pressochè deserto almeno a quell'ora, erano pochi gli allievi che avevano la volontà di affrontare una dura giornata di allenamenti fin dalle prime luci dell'alba, ed erano pochi i maestri che si scomodavano a far cambiare la situazione. Passai davanti a una delle grandi bacheche disposte su una parete dell'atrio, di solito i maestri affigevano li gli avvisi per i propri allievi. In quel momento era vuota, salvo qualche foglietto scarabocchiato sparso qua e la. La mia attenzione fu attirata da uno di questi. Riconobbi la calligrafia aggraziata di Layla, poche righe e una firma che mi davano appuntamento alle stalle dei draghi nel pomeriggio. Girovagai per i corridoi dell'accademia aspettando che venisse aperta la mensa per la colazione. Vagai senza una meta precisa, immerso nei miei pensieri tanto da ritrovarmi di fronte alla statua che commemorava una delle tante vittime della guerra che aveamo appena combattuto senza nemmeno accorgermene.
La statua raffigurava Edward, un cavaliere di draghi, a quanto si diceva uno dei migliori. Prima della guerra lo avevo incontrato solo poche volte, ma fin da subito mi aveva suscitato un sentimento di timore reverenziale, ogni cosa del suo aspetto indicava al sua forza.
Tra tutti, proprio tu dovevi sparire, idiota. Adesso chi cavolo riuscirà a tirare su Lay, me lo vuoi spiegare? Che diavolo adesso mi metto pure a insultare un pezzo di pietra
Era vero, prima della guerra praticamente non conoscevo quel cavaliere, ma durante la marcia verso la Grande Terra era diventato praticamente il mio maestro. Avevo iniziato il mio cammino per diventare a tutti gli effetti un Cavaliere e come tradizione un aspirante cavaliere doveva avere come mentore un Cavaliere esperto. Layla non era vista di buon occhio dai pezzi grossi dell'accademia e la guerra aveva lasciato sguarnita l'accademia dai possibili maestri, Edward era quindi l'unico rimasto che potesse addestrarmi.
Guardai in alto attraverso l'ampia apertura nel tetto lasciata per illuminare uno dei tanti giardini interni dell'accademia, che ora era diventato una sorta di memoriale, il cielo aveva assunto una tinta simile al turchese senz apiù stelle.

Mi guardai attorno per orientarmi, una volta capito dove mi trovassi imboccai il corridoio che mi avrebbe portato direttamente alla mensa. Avanzai ancora assorto nei miei pensieri, pensando anche al mio drago. Eravamo tornati in momenti diversi, io ero tornato a cavallo, insieme al resto delle truppe, la mia bestiola invece era rimasta nelle retrovie per tutto il tempo e al primo segnale di cedimento del campo era stata rimandata al sicuro nelle stalle dell'Accademia. Andavo a trovarla spesso, anche se non mi era concesso di cavalcarla, entrambi avevamo ancora parecchio da imparare, ma non avevamo nessuno che ci insegnasse, almeno fino a quel giorno.
Attraversai la porta della mensa senza pensare e mi imbattei, o per meglio dire sbattei, contro Hisha.
- Ciao - mi disse quasi con un sussurro. Era da un mese che non ci vedavamo, o meglio era da un mese che cercavamo di evitarci per non affrontare ferite che nessun mago o medico avrebbe potuto guarire. Durante la guerra ci eravamo incrociati poche volte, io ero impegnato con gli allenamenti con Masamune, lei aveva le nuove reclute da preparare. Anche durante lo scontro eravamo in zone diverse, io assegnato alla cavalleria e lei alla prima linea e una decina di plotoni era disposto tra me e lei. Sapevo di non dovermi preoccupare per lei, ci eravamo promessi di tornare sempre l'uno dall'altra, ma sapevo di doverle guardare le spalle e quello non ero riuscito a farlo, probabilmente la cosa valeva anche per lei.
- Come stai? - chiesi quasi istintivamente. Era una domanda idiota, ma era anche l'unica cosa che in quel momento riuscissi a dire.
- Oggi ho un paio di allievi... Se vuoi passare a vedere come se la passano farò l'allenamento sulle armature... - rispose dopo essersi passata una mano sul viso. Sorrise senza poter nascondere un briciolo di timidezza. - Mi ricordo la tua prima volta. Sei stato davvero resistente, più di quanto pensassi. -
Risposi al suo sorriso. - Sì, è vero. Se ho tempo magari vedo di passare. Sai, dovrei tornare ad allenarmi... anche se non so con chi dato che Edward...-[/color] non sapevo come terminare la frase. Per l'accademia era morto quel giorno durante la battaglia, ma Layla e Hisha non volevano arrendersi, sapevo che in fondo speravano di vederlo atterrare nell'arena grande dell'accademia in groppa al suo drago, probabilmente era proprio questo che le faceva andare avanti, Layla in particolare.
-... non è ancora tornato.- disse concludendo la mia frase -Beh, io vado allora.-
mi spostai per lasciarla passare, volevo fermarla, volevo parlarle, stare con lei, allungai la mano per fermarle il braccio ma non conclusi l'azione.
La guardai andare via e restai a fissarla finche non svoltò l'angolo imboccando un corridoio. Andai a fare colazoine che consumai da solo a un tavolo isolato senza nemmeno accorgermi di ciò che ingurgitavo. Il resto della mattinata e il pranzo passò piu o meno nello stesso modo. Approfittai della mattinata per consultare qualche libro nella grande biblioteca dell'Accademia. Stavo cercando un incantesimo particolare, che mi proteggesse dal soffio del mio drago. Edward si era riproposto di farmene avere uno, ma con la sua scomparsa questo dettaglio era passato inosservato.
Subito dopo pranzo imboccai l'uscita del palazzo che dava sulle stalle. Al contrario delle normali stalle per cavalli che si potevano trovare in qualsiasi osteria di campagna quelle stalle erano di dimensioni enormi con muri spessi e tetti rinforzati. Dovevano resistere alla forza distruttiva del più potente e pericoloso drago che si potesse concepire, perchè proprio per quelle creature erano costruite.
Avvicinandomi intravvidi Layla fin da distante. Aveva ai suoi piedi due enormi selle di cuoio, una finemente lavorata con dettagli in argento e acciaio lucidato, l'altra aveva un aspetto decisamente più logoro e consunto.
- Buongiorno. Immagino che siano stati costretti a farmi addestrare da te.. - dissi accennando un sorriso. Sapevo che per Layla quella situazione era molto dura, più che per qualsiasi altro in tutta l'accademia, ma speravo che quello che era successo non avesse influito sul suo carattere e sull'astio, ampiamente contraccambiato, che scorreva tra lei e i piani alti dell'Accademia, gli stessi che avevano voluto la guerra.
 
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scoiattolinaTheBoss
view post Posted on 7/5/2013, 18:11




Sorrisi a Zack mentre si avvicinava. La sua vista mi aveva messo buonumore. Era bello vedere facce vecchie, rassicuranti e di persone che conoscevo quasi alla perfezione e con cui avevo passato anni.

- Buongiorno. Immagino che siano stati costretti a farmi addestrare da te.- disse accennando un sorriso in risposta.
-Diciamo che non avevano molte altre scelte. L'unica altra alternativa è Raven ma dubito che potrebbe addestrare un Cavaliere di Draghi. - mi alzai e mi avvicinai a lui, puntando un dito sulla sua spalla. - Ho saputo che hai dei problemini con il soffio di Masamune perciò Folward mi ha insegnato questo incantesimo. Non ti proteggerà per sempre, durerà solo una settimana. Dovrai venire da me ogni volta che vorrai avvicinarti a Masamune per verificare che l'incantesimo sta ancora su. E in ogni caso dovrai passare una volta alla settimana per riattivarlo. Nel frattempo cercherò qualcosa di meglio, o chiederò aiuto a Selene anche se anche lei ha la sua bella gatta da pelare col suo ex allievo. - scacciai l'argomento con una mano. -Ma non importa questo. Ora entriamo e fammi conoscere Masamune. Poi la portiamo fuori, la selliamo e vediamo come ve la cavate in volo.

Lasciai passare per primo Zack e poi lo seguii all'interno dell'edificio. Qui i Draghi erano tutti più giovani di Yarell e non avevano ancora sviluppato un legame forte con il proprio Cavaliere. In fondo c'era qualche Drago che non aveva ancora un Cavaliere.
Masamune occupava il quinto box. Mi feci indietro per lasciare spazio a Zack per salutare la sua dragonessa ed ebbi modo di osservarla. Era davvero bella, con muscoli ben delineati, le scaglie di un colore molto intenso anche se brillante, segno di giovinezza. Si, era molto bella e si addiceva perfettamente a Zack.
 
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drevan
view post Posted on 7/5/2013, 21:01




Layla mi accolse con un sorriso. Rispose alla mia battuta senza risparmiarsi una frecciata al Generale che comandava l'Accademia di Makrat. Per poco non mi misi a ridere, anche perchè condividevo a pieno ciò che Layla pensava. Revan era stato un grande guerriero, un grande Cavaliere, ma non aveva il minimo fiuto per il comando. Si era arenato sulle proprie convinzioni, si era fatto delle antipatie per motivi che definire banali sarebbe stato un eufemismo colossale, e per questo aveva penalizzato chiunque non si attenesse ai suoi ordini e ai suoi metodi, insomma non c'era da meravigliarsi se quei Cavalieri, quei maestri e quegli allievi che veramente valevano qualcosa provavano un profondo senso di disprezzo per quell'uomo.
Il pensiero attraversò velocemente la mia mente scacciato dalle parole di Layla. Sentii una leggera pressione sulla spalla seguita da un lieve senso di freddo che in pochi istanti avvolse il mio corpo per poi svanire. Layla mi spiegò che quello era un incantesimo che mi avrebbe protetto dal soffio di Masamune e la cosa non mi dispiaceva più di tanto. Avevo già provato gli effetti del soffio di un drago verde sulla mia pelle e non ero al settimo cielo solo all'idea di riprovare una cosa simile.
Fortunatamente il tempo passato con Masamune al campo durante la guerra e successivamente durante la mia convalescenza in accademai aveva fatto si che il rapporto col mio drago si fosse stabilizzato abbastanza da non farmi soffiare direttamente addosso, ma evitare gli incidenti era meglio che curarne gli effetti per questo accettai di buon grado l'incantesimo di Layla.

Layla mi invitò ad entrare per primo nella stalla. Avanzai con cautela al centro di un immenso corridoio, ai lati vi erano enormi pareti con portoni rinforzati e dietro a ognuna di queste vi era un drago. Alcuni erano stati assegnati da poco agli allievi e si stavano allenando coi propri cavalieri prima di poter andare a combatte in prima linea, altri invece erano ancora troppo giovani per essere assegnati agli allievi o ancora aspettavano che qualche allievo dimostrasse di meritare l'accesso alla prova per iniziare l'addestramento da cavaliere.
Continuai ad avanzare superando la prima coppia di box da cui si poteva sentire il respiro profondo dei draghi al loro interno, la coppia successiva era vuuota, il pavimento di pietra segnato dagli artigli dei precedenti occupanti e coperto in un angolo da un grosso cumolo di paglia. I successivi box erano entrambi aperti, in quello di destra stava lavorando un ragazzo dall'aria mingherlina, non ci feci molto caso. Il mio sguardo fu attratto nella direzione opposta, dove si vedeva una grossa massa di scaglie verdi scintillanti ai raggi del sole che filtravano dalle piccole finestre situate a poca distanza dal tetto. Appena arrivai sulla saglia dell'enorme box di Masamune l'enrome dragonessa si mosse alzando la testa prima fissandomi con un'aria leggermente assonnata, poi la avvicinò per annusarmi.
Quando il drago appoggiò il muso al mio petto alzai lentamente la mano desra fino ad arrivare ad accarezzare il muso squamoso della dragonessa.
- Ehi, ciao. Come stai? - dissi con calma senza staccare la mano dalle scaglie color smeraldo di Masamune che rispose con un ringhio sommesso. - Oggi abbiamo delle visite. Cerca di fare la brava, se ce la caviamo bene oggi probabilmente ci lasceranno uscire qualche volta, ok? Layla ora puoi avvicinarti, fa attenzione - dissi senza staccare la mano e lo sguardo dal muso scolpito di Masamune, che invece alzò leggermente la testa per osservare la figura che si stava per affacciare all'ingresso del suo box.
 
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scoiattolinaTheBoss
view post Posted on 9/5/2013, 10:07




Attesi che Zack salutasse Masamune e mi desse il permesso di avvicinarmi. Sorrisi quando mi disse di fare attenzione.
La dragonessa alzò il muso per osservarmi incuriosita. Sentivo la tensione di Zack ma io ero tranquilla. Da anni avevo qualsiasi tipo di protezione magica sul mio corpo per respingere eventuali attacchi dei Draghi, anche se non avrei potuto fare molto contro un morso o una artigliata. Comunqeu Masamune era stata addestrata, non era la prima volta che vedeva un essere umano, e il suo cavaliere, per quanto non avessero un feeling perfetto, le aveva detto di stare calma.
Masamune comunque mi annusò per un po' ma poi tornò a concentrarsi sul suo Cavaliere.

-Benissimo. Grazie Masamune, è stato un vero piacere. Ora sellala e portala fuori da qui. Preparati a volare. Io vado a sellare Yarell. Ci vediamo qui fuori.

Mollai la sella per Masamune ai piedi di Zack e corsi a sellare Yarell. Il mio Drago d'Argento mi annusò parecchio mentre mi muovevo su di lui per mettergli la sella e sbuffò anche un paio di volte trattenendo a stento un ruggito.

-Non mi interessa se i Draghi Verdi non ti piacciono. Lei si chiama Masamune ed è una bellissima e bravissima dragonessa. Quindi vedi di fare il gentildrago e comportarti bene.

Strinsi le ultime cinghie lasciando libere però le mie gambe quasi del tutto, agganciate solamente sulla caviglia e sotto il ginocchio. Nemmeno in battaglia le allacciavo tutte le cinghie, per permettermi di gettarmi sugli altri Draghi o balzare a terra in velocità.

Con grossi passi Yarell uscì alla luce del giorno e ruggì la sua potenza facendo vibrare il mio corpo.
-Tsk... sempre a pavoneggiarti.- sbuffai.

Zack non era ancora uscito perciò tenni sotto controllo il mio Drago che fremeva impaziente di volare.
 
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drevan
view post Posted on 10/5/2013, 00:07




Layla entrò con calma mentre Masamune dilatava ritmicamente le narici annusando l'aria. L'enorme dragonessa portò avanti il muso per cercare di catturare più odori possibile, probabilmente aveva già riconosciuto l'odore di Yarell addosso a Layla. Sentivo le squame di Masamune vibrare leggermente, emettendo un sommesso ruggito, simile a un ringhio basso e prolungato. Fatta eccezione per i movimenti del muso Masamune non mosse un muscolo, era stata addestrata per anni ad agire in quel modo, avrebbe attaccato chiunque sconosciuto che le si fosse avvicinato, facendolo a brandelli in pochi secondi e senza il minimo sforzo. Nella sua prima settimana all'accademia Masamune era rimasta praticamente isolata, solo un paio di stallieri erano in grado di avvicinarsi e l'unica cosa che riuscivano a fare era nutrire l'enorme bestia. Avevo passato la mia prima settimana in accademia a fare la spola tra l'infermeria e le stalle, per permettere a Masamune di conoscere i ragazzi che lavoravano per tenere puliti i box dei draghi e per nutrirli.
Dalla settimana successiva, una volta ripreso dal grosso delle ferite, passavo qualche ora ogni giorno con la mia dragonessa, non avevamo combattuto insieme e forse era stato un bene per entrambi. Il mio addestramento si era interrotto bruscamente, ma ora era il momento di riprendere.
Layla lasciò vicino a me la sella che avevo visto poco prima ai suoi piedi e dopo poche parole verso Masamune se ne andò per preparare il suo drago d'argento.

Staccai gli occhi e la mano da Masamune solo quando ormai Layla era fuori dalla visuale della dragonessa.
- Ok, l'hai sentito oggi si vola, spero ne sarai contenta. Vedi solo di non fare scherzati come l'altra volta… ci siamo capiti? - dissi a Masamune mentre raccoglievo la sella e la preparavo per essere appoggiata sulla schiena del possente drago. Masamune alzò la testa e fece scattare la mandibola con un sonoro schiocco.
- Ehi, non fare così. Layla è un Cavaliere coi controfiocchi e anche Yarell è uno da cui puoi imparare. Non credere che il fatto che Edward e Zabimaru siano dispersi renda il nostro lavoro facile. - Al nome dell'enorme drago nero Masamune mi fissò con aria di sfida prima di alzare il muso e sbuffare una nuvoletta di fumo verde che salì lentamente verso la volta del box.

- Allora! Te l'ho già ripetuto il nostro addestramento non è finito. Diamoci da fare e quando quei due torneranno gli faremo vedere chi sono i migliori! Adesso fammi salire così ti posso mettere la sella, non facciamo aspettare i nostri maestri - Con un ultimo ruggito di soddisfazione Masamune si abbassò in modo da permettermi di posizionare la sella. Cercai di posizionarla nel miglior modo possibile, in modo da non impedirle troppo i movimenti, ma quella non era una sella adatta a lei. Era decisamente un modello da viaggio, ampia e pesantemente imbottita con molti lacci per dare una maggiore stabilità durante il volo. Avevo già utilizzato selle di quel tipo nel breve periodo sul campo di battaglia ed erano scomode, soprattutto per combattere. Generalmente i cavalieri avevano una coppia di selle, una da usare per i lunghi viaggi e una ridotta all'essenziale per il combattimento.

Allacciai le varie cinghie come avevo imparato a fare ormai a occhi chiusi, stando attento che tutto fosse in ordine ma soprattutto a non impigliarmi in una delle squame di Masamune. Per quanto belle le squame di un drago erano resistenti quanto uno scudo e i loro bordi e le loro creste taglienti come rasoi ed era il motivo principale per cui i Cavalieri utilizzavano le selle. Tra cavaliere e drago spesso si creava un legame tale che molti desideravano non avere una sella sotto di se, per sentire il drago muoversi in volo sotto le loro gambe e per assecondare meglio i movimenti, ma quelle scaglie erano come pezzi di vetro in grado però di tranciare un'arto senza particolari problemi.
Appena tutto fu pronto, e controllato, montai su Masamune cominciando ad allacciare le cinghie che mi avrebbero tenuto legato alla sella durante il volo in modo da non farmi precipitare nel vuoto durante una virata particolarmente energica.
Finii di allacciare l'ultima cinghia e subito dopo prendendo le briglie diedi a Masamune il segnale per cominciare a muoversi ad ampi passi verso l'uscita delle stalle.
Poco fuori dalle stalle Yarell si ergeva maestoso con l'apparente gracile figura di Layla sulla schiena, le scaglie del grosso drago emettevano bagliori metallici dall'azzurro al giallo, riflettendo i colori del cielo e del sole ormai alto nel cielo.
Avanzai serrando le mani sulle redini in modo da avere il pieno controllo su ogni movimento di Masamune.
- Una vittoria ce l'abbiamo già in tasca, sei decisamente più bella tu mia cara - dissi in modo affettuoso per calmare Masamune. Il carattere dei draghi verdi era veramente difficile, aggressivo anche se non come quello dei draghi neri, erano permalosi e territoriali ma amavano le lusinghe e tutte queste cose le avevo imparate bene per ottenere da Masamune ciò che volevo. La dragonessa reagì come mi aspettavo, alzando la testa orgogliosa, anzi tronfia, del complimento che le avevo appena fatto. - Adesso stai buona e ascolta bene cosa fare, non voglio sorprese - dissi rivolgendomi a Masamune prima di passare la mia attenzione a Layla - Pronto - le dissi senza distogliere lo sguardo dalla mia dragonessa.
 
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scoiattolinaTheBoss
view post Posted on 12/5/2013, 11:24




Yarell si mosse agitato mentre Masamune entrava nel nostro campo visivo. Sbuffò e ringhiò ma sapevo che era tutta scena. Quando furono abbastanza vicini, ma non troppo, Zack si dichiarò pronto.
Masamune era davvero bella con quelle squame di un verde brillante ma era ancora molto giovane. I suoi muscoli dovevano essere allenati al meglio se Zack voleva riuscire a montarla con l'armatura completa e magari anche un passeggero. i battaglia non si poteva mai sapere cosa avresti dovuto trasportare sul Drago quindi anche lui doveva essere abbastanza forte per qualsiasi cosa.

Sorrisi a Zack e diedi un rapido comando a Yarell per farlo volare in cielo. Lui aprì le sue enormi ali e cominciò a sbatterle rumorosamente per riuscire ad alzarsi. Ora, con tutto quel rumore, sarebbe stato difficile parlare con Zack.

Yarell si librò nel cielo con grazia e calma, seguendo una corrente ascensionale. Mi voltai per intercettare Zack e Masamune e dissi:

-Le correnti ascensionali sono molto utili se il Drago è giovane. Gli permettono di alzarsi in volo più velocemente e senza un grande dispendio di energie. Se prendi una corrente ascensionale ti sentirai tirare verso l'alto. Fidati comunque del tuo Drago, lei saprà riconoscerle senza problemi, E' una cosa istintiva per loro. Per quanto riguarda la localizzazione delle correnti ti basterà guardare dove ci sono buchi nelle nuvole. O ti portano giù, o su. In ogni caso ti permettono di evitare scariche di fulmini se ti imbatti in una tempesta.

Detto ciò lasciai Zack con Masamune per qualche minuto. Yarell volava tranquillo ma sentivo i suoi muscoli fremere. Quando volava con Zabimaru si facevano delle belle corse ma ora dovevamo aspettare Masamune. Yarell l'avrebbe seminata in due minuti netti se si fosse messo a correre.
Il mio Drago fece una giravolta in aria per pavoneggiarsi e sentii lo stomaco sobbalzare. Ormai ci ero abituata quindi il mio pasto rimase ben saldo dentro allo stomaco.

Mi girai e vidi che Masamune ci aveva notato. Dal movimento del suo corpo stava per fare una bella giravolta anche lei.

-Zack! Attento!- dissi quasi ridendo. Era davvero una ragazza permalosa! Fatta proprio apposta per Zack.
 
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drevan
view post Posted on 14/5/2013, 02:15




Appena Masamune mosse i primi passi all'esterno dell'enorme porta principale della stalla dei draghi il maestoso drago argentato si mosse agitato, anche se pienamente sotto il controllo di Layla. Avevo già avuto a che fare con Yarell in occasione di qualche missione, e in un paio di occasioni avevo volato sulla sua groppa insieme alla sua padrona. Non potevo certo dire di conoscere bene ogni suo comportamento, ma di certo avevo una buona idea su cosa aspettarmi da quel drago basata su esperienze dirette. Layla tenne Yarell sempre a una certa distanza, i draghi verdi non erano certi rinomati per essere tra i draghi più socievoli ed evitare una zuffa tra due bestioni in grado di uccidere un intero plotone di uomini con un solo colpo di zampa era la cosa migliore, sia Masamune che Yarell erano addestrati a seguire direttamente gli ordini del proprio cavaliere, ma si sa che le cose non sempre vanno come dovrebbero andare.

Layla diede un comando a Yarell che non riuscii a cogliere del tutto, in pochi istanti il possente drago dalle squame argentee distese le ali e con movimenti ami e potenti si librò prima a qualche centimetro da terra, poi in una manciata di secondi la distanza dal suolo crebbe fino ad arrivare a una decina di metri. Osservai Yarell spostarsi in aria, prima seguendo una traiettoria quasi rettilinea poi cominciando a muoversi in cerchio con una virata ampia e costante.

- Andiamo - dissi rivolto a Masamune, mentre con le gambe cercavo di riprodurre il movimento che mi era stato insegnato nei primi giorni di addestramento con Edward. Col tempo avrei imparato a impartire ordini a Masamune solo con piccoli gesti e movimenti del corpo, ma al momento non avevo ancora affinato questa abilità, ricorrere alla voce era l'unico modo per farsi capire in modo chiaro dalla mia dragonessa.
Masamune distese le sue possenti ali, con dei movimenti rapidi e potenti fece gonfiare le membrane che le permettevano di alzarsi in volo. Il rumore era assordante, come decine di vele che sbattevano agitate dal vento, ma in pochi istanti scomparve sostituito solo da un rumore più soffice e dal sibilo del vento. Con una spinta delle zampe Masamune aveva guadagnato i primi metri di quota e ora volava in linea retta guadagnando a ogni battito d'ali qualche metro di distanza dal suolo.

- Le correnti ascensionali sono molto utili se il Drago è giovane. Gli permettono di alzarsi in volo più velocemente e senza un grande dispendio di energie. Se prendi una corrente ascensionale ti sentirai tirare verso l'alto. Fidati comunque del tuo Drago, lei saprà riconoscerle senza problemi, E' una cosa istintiva per loro. Per quanto riguarda la localizzazione delle correnti ti basterà guardare dove ci sono buchi nelle nuvole. O ti portano giù, o su. In ogni caso ti permettono di evitare scariche di fulmini se ti imbatti in una tempesta. - sentii a stento la voce di Layla che volava a qualche metro di distanza da me e Masamune. Cercai di ricordare il punto in cui Yarell aveva cominciato a girare in tondo e direzzionai Masamune verso quel punto, sperando che davvero le parole di Layla sull'istinto dei draghi fossero fondate.
Masamune prese la corrente salendo di quota rapidamente con pochi battiti d'ala, la virata che compiva era poco inclinata ma continua e stabile. Una volta arrivati al livello di Layla e Yarell feci cambiare direzione a Masamune in modo da posizionarci sul lato sinistro dei nostri insegnanti, poco più indietro in modo da riuscire ad osservare ogni loro mossa e a cogliere eventuali lezioni.

Mi guardai in giro scrutando il cielo, senza però perdere di vista Yarell. A quell'altezza le case della città sotto di noi sembravano dei piccoli quardati sperati da un dedalo di fili color terra. Appena oltre i confini della città cominciava una distesa di campi dai colori più disparati punteggiati di tanto in tanto da qualche gruppo di puntini color pietra e mattoni e nei gruppi più affollati si alzava una torre merlata. Le nubi erano alte e sparse, lasciavano ampi spazzi di cielo libero, mentre a terra le ombre delle rare nubi disegnavano forme strane simili agli scarabocchi dei bambini. Verso l'orizzonte notai delle zone di cielo leggermente più scure, sembravano delle colonne che si alzavano da terra fino a toccare le nuvole, prativano principalmente dalle zone abitate o dalle grandi pozze d'acqua scaldate dal sole primaverile.

Yarell si mosse in modo strano attirando la mia attenzione, in un istante i miei occhi erano puntati su di lui. Con un movimento rapido e netto fece una giravolta su se stesso, girando attorno al proprio asse. Vidi Layla voltarsi senza battere ciglio per quello che aveva appena dovuto sopportare. Sentii arrivare le sue parole nel momento esatto in cui vidi Masamune prepararsi a replicare l'acrobazia compiuta da Yarell poco prima. La mia dragonessa si inclinò su un fianco con un movimento deciso che mi fece aggrappare alle briglie. Cercai di stringere le gambe ancora di più alla sella, per quanto fosse possibile. Nemmeno il tempo di battere ciglio e mi ritrovai con la testa verso il terreno. Il peso del mio corpo per un istante divenne assente per poi rimaterializzarsi sulle gambe, tenute saldamente alla sella da varie cinghie di cuoio. Cercai di fare una lunga espirazione per contrastare il leggero senso di nausea dovuto più che altro al movimento improvviso.

Avevo volato su Masamune solo un paio di volte e per poco tempo, ma avevo passato parecchie ore su uno strumento che molti definirebbero di tortura usato per addestrare i cavalieri a sopportare i violenti cambi di direzione che un drago poteva usare in volo, oltre ad alcune acrobazie che usate con un briciolo di cervello potevano tornare utili per difendersi o attaccare. Durante quel periodo il mio stomaco era stato messo a dura prova e buona parte delle volte aveva ceduto, facendomi vomitare anche l'anima, ma il mio corpo mi aveva insegnato anche dei trucchetti come l'uso di una respirazione profonda per cercare lamento di alleviare questi effetti.

NOn sempre la cosa funzionava, probabilmente perché non ero ancora abituato a subirne gli effetti e ad utilizzare queste tecniche nel modo corretto. Inspirai profondamente mentre aspettavo che Masamune si rimettesse a volare dritta, e sperando che quell'evoluzione non provocasse qualche spiacevole inconveniente al mio stomaco.
 
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scoiattolinaTheBoss
view post Posted on 2/6/2013, 11:52




Zack resistette bene a quella prima giravolta di Masamune anche se la sua faccia assunse una tonalità verdognola. Ridacchiai osservando la supplica implicita nel suo sguardo.

-Benissimo, prima prova superata. Ora andiamo verso quelle nuvole. Là dentro ci saranno moltissime correnti che potrebbero sballottarvi per bene. Vediamo come riuscite a cavarvela. Cerca di non dare troppa libertà a Masamune, è giusto che segua il suo istinto ma sei comunque tu a condurla. Cerca di far ragionare un po' quella testona.

Mi voltai e mi mossi appena sulla sella, mandando avanti il busto fino ad appoggiarmi su una delle creste di Yarell, l'unica a non essere affilata come le altre. A quel mio movimento anche il mio Drago sbattè le ali con un ampio movimento e le chiuse in allineamento con il corpo per infilarsi velocemente nella nube.
Lì dentro, come avevo immaginato, c'erano parecchie correnti. Più avanti un'altra nuvola si stava per scontrare con questa.

"Bene, un temporale in avvicinamento. Restiamo qui dentro e vediamo come se la cavano Zack e Masamune."

Yarell cercò subito una via d'uscita ma lo tenni buono nella nuvola. Non era piacevole incontrare un temporale ma i due allievi dovevano imparare a cavarsela in situazioni difficili. Il mio drago sbattè un paio di volte le ali per poi posizionarsi in una corrente ascensionale e lasciarsi cullare prima del temporale.
 
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drevan
view post Posted on 25/8/2013, 00:32




Ricacciai indietro il conato di vomito che mi era salito fino in gola, trattenendo al contempo qualche imprecazione rivolta a Masamune e Layla. Di certo la prima avrebbe reagito regalandomi un bel bis della fantastica acrobazia che aveva rischiato di farmi rivedere la colazione di quella mattina ed era una cosa a cui non tenevo particolarmente, per quanto riguardava Layla, immaginavo che a parte non sentire nemmeno una parola anche lei avrebbe regito con un altro bel giro di giostra.

Piantai i piedi nelle staffe della sella, che per le mie fattezze era decisamente abbondante, mi sentivo si legato dalle cinghie, ma al contempo avevo la sensazione di galleggiare tra due pareti e di poterci andare a sbattere contro al minimo movimento. Strinsi la presa sulle cinghie urlando a Masamune di stare attaccata alla coda di Yarell. Stavamo volando da poco ma la fatica si faceva sentire. Eravamo appena al di sopra le nuvole più basse, anche se riuscivo ancora a distinguere le carovane di persone che viaggiavano dentro e fuori da Makrat. La nostra altezza non era eccessiva, in qualche volo con Layla e Yarell avevamo volato a quote ben maggiori per non farci individuare dai nemici, epuure sentivo senza dubbio la pesantezza di stare a una quota elevata dove l'aria era meno respirabile. Strinsi i denti cercando di ignorare le scariche che arrivavano dai muscoli, in fondo quello era un'altro fattore a cui dovevo abituarmi e per cui dovevo allenare il mio corpo.

Mi apiattii contro il dorso di Masamune cercando di dare meno fastidio possibile ai suoi movimenti, mentre ancora combattevo gli effetti della precedente evoluzione. Tenevo gli occhi su Yarell e Layla impostando i movimenti del mio drago ma lasciando a lei tutto il resto. Sicuramente aveva più esperienza di me nel volo, volevo imparare a fidarmi di lei e lasciarle decidere come volare era forse il metodo migliore.

Vidi Yarell chiudere le possenti ali attorno ai fianchi e gettarsi dentro una nuvola ad alta velocità, lasciando ail suo ingresso solo un piccolo ricciolo di vapore biancastro. Aspettai qualche istante per vedere se il drago argentato si fosse fatto rivedere fuori da quell'ammasso di vapore turbinante, ma nulla.

- STAGLI DIETRO MASAMUNE! NON LASCIARGLI NEMMENO UN METRO DI VANTAGGIO! - urlai al mio drago mentre mi facevo ancora piu piccolo per cercare di restare attaccato al corpo della mia dragonessa, che dal canto suo no si fece ripetere l'ordine due volte. Con un possente battito d'ali vidi le membrane che le componevano appiattirsi contro il corpo di Masamune mentre acquistavamo sempre più velocità. Bucammo il muro di vapore un istante dopo, la visibilità era praticamente ridotta a mezzo metro, essendo ottimisti. Le correnti all'interno erano parecchio forti e sballottavano sia me sia il mio drago in continuazione, Masamune rallentò cercando di individuare la corrente giusta da prendere. Le nuvole temporalesche si formavano spesso su colonne di aria umda calda che saliva verso il cielo, e che generalemente veniva sfruttata da ucelli e simili per guadagnare quota, ma all'interno della nuvola la storia era completamente diversa, oltre alla corrente ascensionale che veniva da terra c'erano altre correnti sia laterali che verticali che creavano molta instabilità.

Mi sforzai di mantentere gli occhi aperti anche se era difficile, oltre al forte vento, un po' prodotto dal movimento di Masamune un po' per le correnti della nube, sul mio viso si infrangevano minuscole gocce di acqua gelata che sembravano taglienti come rasoi. Stare li dentro era un po' come stare in mezzo al nulla con una tempesta in avvicinamento.
- TROVA YARELL E NON MOLLARLO PIU' - urlai a Masamune sperando che in mezzo a tutto quel caos almeno lei sapesse da che parte andare.
 
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scoiattolinaTheBoss
view post Posted on 26/8/2013, 09:29




Percepii la presenza di Zack e Masamune, da qualche parte alla mia sinistra. Non si vedeva quasi nulla nella nube perciò bisognava fare affidamento su tutti gli altri sensi ma soprattutto sul Drago.
Portai una mano verso la borsa legata alla sella e cercai per qualche secondo l'oggetto più utile in un temporale. Trovandolo lo alzai soddisfatta. Era una specie di mascherina con due cupolette trasparenti che proteggevano gli occhi da pioggia e vento. Me l'aveva fabbricata uno gnomo nella Terra del Fuoco quando avevamo ancora un paio di città libere.
Staccando le mani dalle briglie di Yarell me la infilai con velocità. Una raffica di vento mi fece traballare sulla sella. Yarell si infastidì. Voleva portarmi al sicuro.

-Questo non è il momento di lasciarsi andare ad istinti protettivi nei miei confronti. Pensiamo a superare questo temporale. Stai attento alle raffiche di vento e ai fulmini. Vorrei evitare di essere colpita. Spostati verso Zack e Masamune.

Detto ciò Yarell aprì le ali per rallentare quel tanto che bastava per mettersi in linea con l'allievo e la Dragonessa. Non riuscivo a vederli perciò evocai un piccolo incantesimo per disperdere la nebbia al mio fianco. Individuai Zack.

-ZACK! Ora dovrai fare quello che faccio io! Questo non piacerà nè a te nè a Masamune ma faglielo fare! Avrà paura ma tu cerca di tranquillizzarla! Sii forte e infondile il tuo coraggio. Altrimenti non ce la farete. Dovrete essere in perfetta sintonia!

Detto ciò diedi briglia sciolta al mio Drago che incontrò una corrente verticale che spingeva prepotentemente verso il basso. Fummo risucchiati dalla corrente e Yarell si lasciò cadere a peso morto. Mi aggrappai al collo di Yarell stringendo ogni cellula del mio corpo alle sue dure scaglie. La pioggia mi sferzava il viso e il vento faceva di tutto per strapparmi dal mio Drago mentre scendevamo in picchiata verso la terra. Un fulmine si abbattè al suolo ma per fortuna era abbastanza lontano. Il rombo del tuono mi scosse le viscere.

Il corpo del mio Drago cadeva vorticando. Cielo-terra-cielo-terra-cielo... non avevo più nessun punto di riferimento. Non sapevo quanto era lontana la terra.
Posai la fronte su una grande scaglia di Yarell. Il mio stomaco era completamente sotto sopra.

"Yarell non schiantarti a terra. Altrimenti mi faccio male. Tu vuoi proteggermi. Volevi uscire dalla nuvola per proteggermi. Non lasciarti cadere. Apri le ali, raddrizzati e voliamo verso casa."
 
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10 replies since 6/5/2013, 11:01   84 views
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